“Ci servono 4 abbracci al giorno per sopravvivere. Ci servono 8 abbracci al giorno per mantenerci in salute. Ci servono 12 abbracci al giorno per crescere”.
Con queste parole, la psicoterapeuta Virginia Satir descrive l’importanza dell’abbraccio.
A voi cosa viene in mente quando sentite nominare la parola abbraccio? L’immagine di una madre che tiene tra le proprie braccia il suo bambino? Gli abbracci non ricevuti o quelli che avreste voluto ricevere? Un partner o un amico/a che vi ha dato un abbraccio in segno d’affetto o in un momento di difficoltà?
Tutti abbiamo bisogno di abbracci
In alcune culture l’abbraccio è più comune che in altre.
Nella nostra società, invece, spesso il contatto fisico è ridotto al minimo. Nei due anni trascorsi della pandemia ci siamo accorti di quanto sono importanti gli abbracci e di quanto la loro mancanza abbia creato disagio e sofferenza.
Una cosa è certa: tutti noi abbiamo bisogno del contatto fisico degli altri, perché ci fa sentire riconosciuti, protetti e amati. Infatti, l’abbracciare ci fa tornare indietro nel tempo e ci permette di rivivere mentalmente quelle sensazioni di protezione e sicurezza che si provano in età infantile quando le figure genitoriali ci proteggono e ci fanno sentire accolti.
Un abbraccio, un gesto così poco impegnativo e che non costa nulla, può fare una grande differenza.
Certo è che non a tutti riesce facile abbracciare. La mancanza di affetto corporeo ad esempio nei primi anni di vita può aver inibito una parte emotiva e corporea importante che rende difficile poi dare e ricevere abbracci.
“Un abbraccio vuol dire: “Tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.” (Paulo Coelho)
Benefici degli abbracci
Gli abbracci hanno effetti sul benessere psico-fisico perché vengono liberate una serie di sostanze biochimiche: ossitocina, oppioidi endogeni (come le endorfine), serotonina, dopamina, in generale, tutte responsabili di sensazioni di rilassamento, piacere, sollievo dal dolore e miglioramento dell’umore.
L’abbraccio aiuta anche a:
• Ridurre la pressione sanguigna
• Alleviare lo stress e l’ansia
• Aumentare l’autostima
• Comunicare e trasmettere emozioni senza parole
• Ridurre i sentimenti di solitudine, dolore e tristezza
• Superare i momenti difficili
• Migliorare l’umore
Diversi studi hanno evidenziato anche che abbracciare persone con demenza produce un miglioramento della memoria perché la calma dell’abbraccio permette al cervello di funzionare meglio e fa ancorare i ricordi alle emozioni.
Altre ricerche hanno dimostrato che gli effetti benefici dell’abbraccio si hanno quanto più è dilatato il tempo di un abbraccio. L’abbraccio più piacevole è quello che in media dura tra i cinque e i venti secondi. Questo sarebbe il tempo necessario a stimolare l’ossitocina, l’ormone del benessere.
Il potere degli abbracci
L’abbraccio non è soltanto un incontro tra due corpi ma è scambio di energie positive, un modo per aprire il proprio cuore.
Gli abbracci sono un segno di vicinanza, affetto, sostegno. Nell’abbraccio c’è uno scambio di fiducia.
Regalare un abbraccio, lasciarsi avvolgere, chiudere gli occhi e abbandonarsi per pochi secondi nelle braccia dell’altro, far sentire la forza delle emozioni attraverso il contatto, sostenere e lasciarsi sostenere.
Tutto quello che c’è in un abbraccio e di cui, in questi tempi così difficili, si si sente un urgente bisogno.
C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.(Alda Merini)