Una delle situazioni emotivamente più difficili da gestire per il caregiver della persona con demenza è quando il proprio caro cerca i genitori che magari sono morti da molti anni. Ci sono diversi motivi per i quali la persona con demenza cerca la madre o il padre.
Le cause
La persona con demenza assomiglia a un bambino che si perde in un negozio e si sente smarrito.
Una prima possibile causa è il decadimento cognitivo che comporta tra i vari sintomi, il disorientamento nel tempo e nello spazio.
Questa confusione spesso impedisce alle persone con Alzheimer di ricordare la loro età e che i loro genitori sono morti molto tempo fa. I processi di pensiero logico sono compromessi dalla demenza, quindi non sarà molto d’aiuto chiedere al proprio caro di ricordare che i loro genitori sono morti.
Una seconda possibile motivazione riguarda il bisogno di sicurezza. La ricerca della madre o del padre, corrisponde di frequente a una ricerca di rassicurazione, in momenti di confusione o di paura.
Come rispondere in modo efficace
Che cosa si può dire per rassicurare e confortare la persona con demenza che chiede dove sono i propri genitori?
Il primo aspetto è tenere ben presente che non serve ricordare alla persona con demenza che i suoi genitori sono morti tanti anni prima. Il risultato che si ottiene è quello di agitarla ancora di più, aumentando la confusione e può potenzialmente indurre la persona a ricominciare da capo il processo di lutto per la perdita del genitore.
Può essere più utile cercare di comprendere cosa la turba, rassicurarla e pian piano distrarla con qualcosa di piacevole.
Il secondo aspetto è quello della convalida dei sentimenti della persona trascorrendo del tempo con lei, facendo domande e rassicurandola.
Se la persona chiede di nuovo dov’è la sua mamma o il suo papà, si può provare a rispondere con un’altra domanda/osservazione:
- Cosa ti ha insegnato tua mamma/tuo padre?
- Che aspetto aveva?
- Cosa ami di lei/lui?
Molto spesso, quando si utilizza la convalida, la persona può essere confortata solo parlando della sua mamma o del suo papà. Quei ricordi possono essere sufficienti per fornire rassicurazione.
Altre volte, la convalida può persino aiutare una persona ad arrivare al punto della conversazione in cui dice: “Sai, mi manca davvero mia madre, è morta diversi anni fa”.
Il terzo aspetto è provare a distrarla.
Un buon modo per aiutare il proprio caro è provare a rassicurarlo in modo diverso, aiutandolo a concentrarsi su qualcosa di diverso e divertente. Magari si può proporre di fare una passeggiata, di mangiare qualcosa o anche provare con la musicoterapia facendo ascoltare alcune sue canzoni preferite e ciò spesso risulta molto efficace per tranquillizzare la persona con demenza.
Esercizi di creatività
Questi sono solo alcune possibili strategie da mettere in campo ma molto spesso è stesso il caregiver a trovare altre strade facendo esercizi di creatività per riuscire ad avvicinarsi al sentire del proprio caro senza andare in stress. Tuttavia può essere indispensabile per il caregiver chiedere aiuto a un professionista quando non riesce più a gestire la situazione.
Per saperne di più o fissare un appuntamento anche online, contattami.
2 risposte
Mia moglie colpita da ictus al 27/12/33 fa alcuni mesi chiama la madre diverse volte al giorno .cosa fare ?
Mia moglie colpita da ictus al 27/12/33 fa alcuni mesi chiama la madre diverse volte al giorno .cosa fare ?