In un momento storico come questo, di emergenza, di separazione e distanza tra le persone, emerge sempre di più una sofferenza esistenziale, causata da un’altra disconnessione, quella da se stessi.
Siamo in molti a soffrire di alienazione dal nostro essere: non siamo capaci di ascoltare i segnali del corpo, di riconoscere le nostre emozioni e non ci ricordiamo come esprimerle, non sappiamo bene chi siamo e né cosa potremmo diventare.
L’importanza della Natura
Non riuscendo più a dialogare con noi stessi, ci chiudiamo automaticamente anche a quello che ci circonda, perdendo il contatto con gli altri, con la Natura e con la dimensione spirituale.
Per riuscire a rompere questo isolamento e ritornare ad essere collegati prima con noi stessi e poi con gli altri, possiamo provare a ristabilire un contatto con la Natura.
La Natura diventa la casa a cui far ritorno ogni volta che abbiamo bisogno di ritrovarci, di entrare più profondamente in contatto con noi stessi, di ricaricarci, di ridurre lo stress di sentirci parte di qualcosa di più grande di noi.
Siamo tutti collegati
Secondo l’approccio sistemico, ogni elemento esistenziale è collegato agli altri. Gregory Bateson, un epistemologo, affermava che la realtà può essere studiata solo nel suo insieme e che tra uomo e natura esiste un legame molto forte, in cui l’uomo è parte integrante.
Tutto è collegato, siamo tutti foglie dello stesso albero, ma sembriamo aver perso la capacità di ascoltare il mondo per cogliere i segnali di armonia o disarmonia che accompagnano il nostro agire.
L’immersione nella Natura, la “wilderness“, diventa allora un punto di partenza di un percorso di crescita personale perché ci predispone ad un rapporto più profondo con noi stessi.
Esercizi nella Natura
Secondo la psicologa Marcella Danon ci sono alcune buone pratiche per poter iniziare a riconnettersi con la Natura.
Tra queste:
• Trascorrere almeno 10 minuti di contatto quotidiano con l’ambiente naturale
• Stare in silenzio nella Natura e ascoltare
• Sdraiarsi sull’erba e notare la sensazione di contatto del corpo con il terreno
• Abbracciare un albero
• Camminare a piedi nudi sull’erba
• Prendersi cura di un giardino, di un orto o anche semplicemente di piante di casa
• Occuparsi di un animale
Tutte queste pratiche hanno in comune l’esercizio dell’attenzione interna.
Abituandoci a sentire ciò che avviene nella Natura, alleniamo anche la capacità di riconoscere più facilmente la ricchezza e la complessità della nostra natura interiore.
Quando impariamo a diventare più attenti, empatici e rispettosi nei confronti dei diversi aspetti della nostra personalità, impariamo a riconoscere ed accettare le diversità altrui. E riconnetterci con la Natura ci permette di non sentirci più divisi, isolati da noi stessi e gli altri.