Aprire il cuore alla paura

Aprire il cuore alla paura

Che cos’è la paura?

La paura è un’emozione che nasce quando percepiamo qualcosa come una minaccia al nostro benessere, sia essa fisica, emotiva, mentale.

La paura invade la nostra mente con storie su quello che andrà storto. Ci dice, ad esempio, che perderemo la salute, la mente, gli amici, la famiglia.

La paura è l’anticipazione di una sofferenza futura, di una perdita reale o presunta di qualcosa che consideriamo essenziale per la nostra vita e felicità.

La funzione della paura

La sua funzione principale è assicurare la sopravvivenza ed è il frutto dalle esperienze che abbiamo accumulato durante la nostra vita, a partire da quelle con i nostri genitori. L’emozione della paura che si manifesta in risposte sane alla nostra esperienza immediata, come scappare da un pericolo imminente, spesso però persiste finché l’effetto emotivo continua a essere stimolato da pensieri e ricordi spaventosi.

La nostra mente produce infinite storie e cerca con urgenza di controllare la situazione scovando la causa del problema, oppure ci dice che siamo un fallimento e che dobbiamo stare in guardia.

Puntiamo il dito sugli altri o su noi stessi.

La nostra vergogna alimenta la paura e la paura alimenta la vergogna. Il fatto stesso che proviamo paura sembra dimostrare che siamo dei falliti o degli incapaci.

L’ultima cosa che vogliamo è che gli altri capiscano come stiamo perché se altri vedono che abbiamo paura, temiamo di diventare poco attraenti ai loro occhi. Risultato? Si finisce per fingere di stare bene, affondando però ancora di più nella sensazione di separatezza, solitudine e minaccia.

Affidarci alla paura

Il primo passo per trovare un senso fondamentale di sicurezza è scoprire la nostra connessione con gli altri. Quando cominciamo a fidarci della realtà della nostra unione con gli altri, la stretta della paura comincia ad allentarsi.

Quando arriva la paura è anche importante soprattutto rivolgere la propria attenzione alle sensazioni che percepiamo nella gola, nel cuore e nella pancia. Sono queste le aree del corpo in cui la paura si esprime di più.

Affidarsi alla paura non significa perdersi in essa e perdere l’equilibrio. Il nostro atteggiamento più frequente davanti a questa emozione è allontanarcene.

Quando compare l’emozione della paura, invece di farci intrappolare dalla preoccupazione o cercare qualcosa da mettere sotto i denti, di bere o di fumare qualcosa, invece di trovare il modo di tenerci occupati o provare ad aggiustare le cose, possiamo scegliere di lasciarci andare ad essa.

Naturalmente potranno esserci momenti in cui la paura è troppo forte e non ci sentiamo abbastanza sicuri per stabilire un contatto con essa. In questo caso forse possiamo aver bisogno di parlarne con un professionista per iniziare a prendere confidenza e allargare il campo della consapevolezza.

Aprire il cuore alla paura

Aprire il cuore alla paura significa accettare il dolore della morte, della perdita inevitabile di ciò che abbiamo di più caro.

Affrontare le proprie paure richiede coraggio, volontà e responsabilità.

Lasciarsi andare alla paura, accettarla, può sembrare paradossale. Eppure, anche la paura fa parte dell’essere vivi, resisterle significa opporre resistenza alla vita stessa, ci impedisce di amare fino in fondo, di goderci la bellezza dentro e attorno a noi.

Saper affrontare la paura è qualcosa che dura tutta una vita e porta a lasciar andare tutto ciò a cui ci aggrappiamo: è un allenamento a morire, una finestra di libertà sulla nostra vita.

 

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