La malattia di Alzheimer inizia in modo impercettibile, silenziosamente, subdolamente. È come un banco di nebbia che si solleva leggero, evanescente, impalpabile per poi addensarsi, avvolgere e annullare ogni cosa. Questo è il motivo per il quale spesso la diagnosi iniziale è molto difficile.
L’esordio è per lo più caratterizzato da un lento e graduale deterioramento della memoria: la persona ha difficoltà a ricordare, soprattutto i fatti recenti, a risolvere problemi quotidiani, a rispondere adeguatamente agli stimoli ambientali, anche se, nelle fasi iniziali, a volte riesce a nasconderlo a se stesso e agli altri.
Non solo perdita di memoria
La visione semplicistica secondo cui le persone che convivono con l’Alzheimer hanno problemi con la memoria a breve termine e mantengono quella a lungo termine non rende giustizia alla complessità della persona. Ad esempio il linguaggio: se una persona con l’Alzheimer non riesce a trovare le parole giuste non vuol dire che non sa più comunicare emozioni.
Inoltre, esiste una forma di memoria che si conserva molto più a lungo: si tratta della cosiddetta memoria procedurale, cioè di quell’aspetto della memoria che conserva alcune procedure automatiche. Ad esempio nel camminare, si mette in atto una complessa sequenza di movimenti senza ricordare come si fa ogni volta un passo oppure quando si ripetono ritornelli di brani musicali o poesie.
I sintomi più importanti
A tal riguardo, l’Alzheimer’s Association National, ha elencato i 9 sintomi e disturbi cognitivo-comportamentali maggiormente indicativi della demenza:
- La perdita di memoria, soprattutto il dimenticare informazioni apprese di recente. Altri segnali sono il dimenticare date o eventi importanti, chiedere le stesse informazioni più volte.
- Difficoltà nella soluzione dei problemi: alcune persone possono avere problemi a ricordare una ricetta che era loro familiare o a tenere traccia delle bollette mensili. Hanno difficoltà a concentrarsi e impiegano molto più tempo di prima nel compiere azioni.
- Difficoltà nel completare gli impegni famigliari a casa, al lavoro o nel tempo libero: le persone che soffrono del morbo di Alzheimer hanno spesso difficoltà a completare le attività quotidiane. A volte, possono avere problemi nel guidare l’auto verso un luogo familiare, nel gestire soldi o ricordare le regole di un gioco preferito.
- Confusione con tempi o luoghi: le persone che soffrono di demenza possono perdere il ricordo delle date, delle stagioni e del passare del tempo.
- Difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali: avere problemi visivi può essere un segnale di Alzheimer. Si può avere difficoltà a leggere, a giudicare la distanza e a stabilire il colore o il contrasto. In termini di percezione, le persone possono passare davanti a uno specchio, e pensare che qualcun altro sia nella stanza. Potrebbero non capire di essere loro la persona nello specchio.
- Problemi con le parole nel parlare o nello scrivere: chi soffre di Alzheimer può avere difficoltà a seguire o a partecipare a una conversazione. Le persone con demenza possono fermarsi durante un discorso e non avere alcuna idea di come continuare, oppure può accadere che ripetono le stesse cose dette un attimo prima.
- Non trovare le cose, perdere il senso dell’orientamento: le persone che soffrono di demenza spesso lasciano gli oggetti in luoghi insoliti. Possono perdere le cose e non essere in grado di tornare sui propri passi per trovarle di nuovo. A volte, possono accusare gli altri di averli rubati. Con il passare del tempo, ciò può verificarsi più frequentemente. Oppure perdere il senso dell’orientamento, non trovare la strada di casa o non capire dove si trovano.
- Ritiro dal lavoro o dalle attività sociali: le persone con Alzheimer iniziano a rinunciare a hobby, attività sociali, progetti di lavoro o attività sportive. Possono anche evitare di socializzare a causa dei cambiamenti che hanno vissuto.
- Cambiamenti di umore e di personalità: l’umore e la personalità delle persone che soffrono di demenza possono cambiare improvvisamente. Possono diventare confusi, sospettosi, depressi, spaventati o ansiosi. Oppure facilmente suscettibili a casa, al lavoro, con gli amici o nei luoghi nei quali sono al di fuori della loro zona di comfort.
Diagnosi precoce
Qualunque sia il sintomo, è necessario effettuare una diagnosi precoce attraverso strumenti e test psicologici per capire se si è in presenza di Alzheimer.
Una diagnosi tempestiva consente di comprendere i cambiamenti causati dalla malattia, di gestire lo stress, programmare al meglio il futuro e consente di evitare l’esclusione o la solitudine nell’affrontare la patologia.
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