«Una persona che amavo mi ha dato una volta una scatola piena di buio. Ci sono voluti anni perché capissi che anche quello era un dono»
Mary Oliver
Assistere una persona con l’Alzheimer è un compito molto difficile. Quando l’Alzheimer arriva in una famiglia, il sistema familiare entra in crisi. C’è chi lascia il lavoro, chi va in pensione anticipata, chi si trova a trascurare il marito, la moglie, i figli.
L’Alzheimer è una malattia che dura per diversi anni e può portare a delle conseguenze molto negative sulla salute psicofisica del familiare che si prende cura.
Nel corso dell’assistenza, i familiari spesso non sanno come intervenire, che azioni attuare e attraversano profondi momenti di sofferenza.
Chi si prende cura di persone con Alzheimer, soffre spesso di stress, ansia, insonnia, tende a trascurare se stesso finendo per ammalarsi, diventando la seconda vittima della malattia.
Aiutare il familiare a prendersi cura di se stesso, significa aiutarlo a prendersi cura anche della persona che assiste.
Se chi si prende cura, ha esaurito le energie oppure ha un atteggiamento ansioso, nervoso, irritato, trasmetterà le stesse emozioni e la persona con demenza opporrà resistenza.
In altri termini, non è possibile versare acqua, se la bottiglia è vuota.
Sostegno psicologico ai familiari impegnati nell’assistenza
Conduzione di gruppi di aiuto per familiari
Consulenza e formazione per operatori socio sanitari e infermieri
Effettuo sedute in presenza e online tramite servizi di videochiamata (Zoom, Teams, Skype, Meet, Whatsapp), via mail e colloqui telefonici.